Storia del cavalluccio di mare
Una meraviglia di un vivido giallo è sempre un'attrazione irresistibile
per un bambino: senza esitare, infilo la mano in mezzo alle lunghe alghe
brune che ricoprono la parete costiera per afferrarla, ma la presa che oppone
è tenace; uno strattone e la “cosa” viene su con me, insieme
al ciuffo di alghe cui si era avvinghiata. La curiosità e tanta,
ma ora il mio sguardo è proteso in alto, verso la superficie: la
fame d'aria comincia a farsi sentire.
Emergo; un veloce respiro, e subito rituffo la testa sott'acqua, ansioso
di scoprire cosa abbia trovato. E i miei occhi si spalancano per lo stupore:
con la coda ancora tenacemente aggrappata al lungo fusto dell'alga, nella
mia mano reggo un cavalluccio marino.
Sono 'esperto' di vita marina, è da quando avevo cinque anni che
non faccio altro che immergermi in qualunque mare mamma e papà decidano
di portarci; ma una meraviglia così, davvero non l'avevo mai vista.
La gioia e lo stupore per questo regalo del mare traboccano, urge condividerli:
con gesti e grida attiro in acqua mamma, papà e fratellino; è
vero, spesso li ho costretti a tuffarsi per scoperte che forse non erano
poi così interessanti, ma questa volta... e infatti, il loro stupore
è davvero pari al mio; tutto ciò mi entusiasma, so di avere
tra le mani qualcosa di unico. ... (continua)
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Una domenica di fine Dicembre è un'ottima occasione per ammirare il
sorgere del sole sul mare, e godere dello spettacolo che la natura del
Salento ancora sa offrire; così, di buon mattino, ... ... Non
sembra uno dei tanti rifiuti abbandonati che affollano le nostre
spiagge, sopratutto d'inverno; la sagoma mi è familiare; mi avvicino,
spinto dalla curiosità. Ora che mi è proprio davanti, la riconosco: è una
tartaruga caretta o quanto ne
rimane: giace immota sulla sabbia, a poca distanza dal bagnasciuga. Deve
essere stata trascinata fin qui dalle mareggiate dei giorni scorsi; è
ormai ridotta ad una macabra maschera: ... ( continua) Leggi tutto
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